Avér sculasè la préda
Per comprendere il modo di dire occorre rifarsi al castigo medioevale dell’ “accullatata” (sculasäda), inflitto a Parma a coloro in particolare che si erano resi colpevoli di fallimento doloso. Nel 1420 era stata collocata in Piazza Grande, sorretta da quattro colonne, la campana detta del “Battifolle”, che aveva sotto di sé una grossa pietra squadrata; su di questa, a suon di trombe e tra gli scherni del popolino, i falliti con dolo oppure i debitori insolventi, (in camicia e una mitra di carta in capo) venivano sollevati e lasciati ricadere violentemente per tre volte, col deretano nudo; ad ogni ricaduta il fallito gridava “cedo bonis!”, a significare che lasciava che i suoi beni venissero spartiti tra i creditori (Pezzana storia di Parma, III, pp. 174-75). Da qui l’espressione Avér sculasè la préda a significare “aver fatto esperienze di ogni genere”, “averne passate di cotte e di crude”, e anche “sapere come affrontare i colpi della mala sorte”, [essere con il culo per terra]. G. Capacchi, Che lavör sjor Gibarten, Palatina Editrice, 2009.
Il manuale tratta il tema del credito concesso e subito, prendendo in considerazione le specifiche problematiche e necessità di tutte le aree aziendali coinvolte: direzione, contabilità, finanza, vendite, logistica e forza vendite. Con un continuo riferimento chiaro e diretto ai modelli di business delle aziende che servono il canale consumi fuori casa, proponendo puntualmente modelli alternativi, metriche, strumenti e procedure, tratti dalla dottrina, ma soprattutto dall’esperienza delle aziende virtuose e da un sistema informatico reale, quindi messo alla prova dei fatti da centinaia di aziende che lo stanno utilizzando. Un lavoro che si propone di dimostrare come la sfida di diffondere la cultura della metrica manageriale nelle imprese all’ingrosso sia a portata di mano, se si hanno gli strumenti culturali per affrontarla. La scelta didattica è quella di coniugare il rigore scientifico con la forza esplicativa degli esempi reali: il volume è arricchito da duecento figure (schemi concettuali, esempi numerici, grafici e modelli operativi) e ottanta esempi di report e cruscotti direzionali. Graziano Guazzi è socio fondatore, product e project manager di Data Flow, software house che nasce e si sviluppa a Parma, cuore della “Food valley” e sede dell’EFSA.